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Clicko & Sclero: le 9 sfide fotografiche che ti faranno venire i capelli bianchi

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La Fotografia è un’arte meravigliosa: immortaliamo momenti, catturiamo emozioni e creiamo ricordi eterni. Ma non sempre è così semplice, vero? A volte, anche il fotografo più esperto si ritrova a combattere con soggetti particolarmente ostinati. Parliamoci chiaro, ci sono oggetti che sembrano avere una sola missione nella vita: rendere la nostra esistenza (fotografica) un inferno! Ecco la top 9 delle sfide fotografiche più frustranti che ogni fotografo prima o poi affronta.

1. Vetri: gli illusionisti del mondo reale

Vuoi fotografare una bottiglia o un flacone trasparente? Buona fortuna! Preparati a una battaglia all’ultimo riflesso. Studia bene lo schema luci e cosa vuoi ottenere dalla camera di posa del tuo soggetto. L’esempio che ho portato in copertura è la fotografia di un flacone di profumo Kenzo® in vetro opaco, posizionato su un pannello bianco con un pannello posteriore bianco e illuminato da due luci a 45 gradi. Nonostante il vetro sia opaco, i rilievi sul flacone presentano sfide simili a quelle delle bottiglie trasparenti, richiedendo criteri specifici e schemi di luce con qualche variazione per evitare riflessi indesiderati e ottenere un’immagine pulita e professionale.

2. Vetrine e acquari: Missione Impossibile? Quasi!

Fotografare attraverso un vetro è come cercare di ascoltare la radio durante un temporale: un’impresa quasi disperata! E non c’è situazione più tipica di un acquario, dove le meraviglie marine sembrano farti l’occhiolino… ma solo dopo aver superato l’ostacolo del vetro.

Immagina di essere all’Acquario di Genova, armato solo di una fotocamera compatta e di tanta, tanta pazienza. Davanti a te, un lucertolone maestoso che sembra chiederti di essere immortalato. Ma ecco il problema: il vetro! Riflessi ovunque, che trasformano il tuo scatto in un’opera d’arte moderna indesiderata. La soluzione? Copri con le mani tutti i riflessi, accosta la fotocamera al vetro come se fosse un abbraccio e scatta! Il risultato? Una foto che fa sembrare che tu sia dentro l’acquario, a tu per tu con l’animale. Ma attenzione, questa tecnica richiede un equilibrio perfetto tra destrezza e determinazione!

3. Acqua: Le meraviglie della Fisica

Che sia un ruscello, una piscina o l’oceano, l’acqua sembra avere il potere di confondere anche la fotocamera più sofisticata. Tra riflessi strani e superfici in continuo movimento, riuscire a catturare l’immagine che hai in testa richiede pazienza, tempo e, preferibilmente, un miracolo.

Prendi ad esempio la fotografia di una scogliera durante una mareggiata: non è solo la potenza delle onde e degli spruzzi che fa da protagonista, ma anche il materiale organico di colorazione verdastra che le onde portano con sé. Questo verde non è un errore, ma un tocco distintivo voluto dalla natura, che aggiunge una nota di fascino e unicità al tuo scatto. Quindi, non è solo questione di affrontare le sfide dell’acqua, ma di abbracciare quel verde speciale che trasforma il tuo momento fotografico in qualcosa di veramente particolare!

4. Animali in movimento: ninja della natura

Gli animali sono adorabili… fino a quando non provi a fotografarli. Sono i veri ninja del regno animale: al momento perfetto, quando finalmente sei pronto per scattare, sono già scomparsi. E tu? Rimani con una foto di una coda sfocata e un sorriso forzato.

Prendi, ad esempio, uno scoiattolo in cerca di cibo. Questo piccolo acrobata ha deciso di trovare un angolo appartato su una pianta per mangiare in pace, lontano da occhi indiscreti. Ma il tuo tentativo di immortalare questo momento di tranquillità si trasforma in una vera e propria caccia al tesoro: ogni volta che premi il pulsante, il piccolo furfante si è già spostato in un altro angolo, lasciandoti con una foto di foglie e rami e una grande dose di umorismo. In fondo, la vera sfida non è solo catturare l’animale, ma riuscire a farlo mentre lui è impegnato a fare il suo lavoro da ninja!

5. Neve: la bianchezza assassina

Ah, la neve! Quel candido manto bianco che ricopre tutto con una magia fredda… e che trasforma la tua foto in un’esplosione di bianchezza accecante, come se il sole del Sahara avesse deciso di fare un salto in montagna. Sovraesposta, sottoesposta, qualsiasi cosa tu faccia, sembra che la neve si prenda una vendetta, rendendo ogni scatto una sfida da pazzi.

Prendi, ad esempio, la mia esperienza in Valle d’Aosta. Una delle montagne che ho fotografato mi ha particolarmente colpito perché, invece di apparire come un uniforme manto bianco, il sole era posizionato in modo tale da far emergere tutte le imperfezioni del deposito nevoso, tra ghiacci e rocce. Il risultato? Una fotografia che non solo documenta la bellezza e la maestosità della montagna, ma offre anche uno spaccato dettagliato del terreno alpino, come se stessi preparando un’analisi geologica del paesaggio. Quindi, non è solo neve: è un’opera d’arte complessa e imperfetta, un vero e proprio capolavoro della natura!

6. Tessuti e pattern complessi: effetto moiré e l’incubo geometrico

Oh, hai trovato un bellissimo tessuto con un pattern intrigante? Prepara il tuo cuore: l’effetto moiré sta per entrare in scena. Quei misteriosi ondeggiamenti e interferenze che appaiono magicamente nelle tue foto possono trasformare il tuo capolavoro visivo in un incubo geometrico. A quel punto, potresti chiederti se non fosse stato meglio optare per un bel monocromo!

Prendi, ad esempio, una mia esperienza dal vivo con il pattern di una giacca. Era il 2019 e stavo fotografando Marco Mengoni al Forum di Assago. Durante i primi tre brani, accessibili ai fotografi e alla stampa, Mengoni stava cantando “Voglio” e, proprio nel momento in cui intonava la strofa “Voglio ballare nudo”, fece il gesto di spogliarsi. L’atto teatrale rivelò l’etichetta interna della giacca, e, con grande fortuna, ho messo a fuoco l’etichetta con la scritta “Giorgio Armani for Marco Mengoni”. Dopo aver fatto un ritaglio in post-produzione, ho visto il mio scatto trasformarsi in una celebrazione dell’eleganza. Sono tornato a casa senza toccare terra, convinto di aver catturato il massimo dello stile e dell’effetto moiré… anche se un po’ di monocromo non sarebbe stato male!

7. Oggetti lucidi o metallici: gli abbagliatori

Se pensavi che i vetri fossero difficili da fotografare, prova a scattare foto a una macchina cromata sotto il sole di mezzogiorno. Preparati a essere abbagliato da riflessi così intensi che ti faranno rimpiangere di non aver scelto di immortalare dei fiori al tramonto.

Durante i concerti, dove il tempo a disposizione è sempre risicato, sfruttare al massimo quei pochi minuti nel pit può sembrare una missione impossibile. Immagina di dover fotografare un basso Hofner™, simile a quello di McCartney, mentre la band si scatena sul palco e il pubblico fa il suo lavoro da spettatore. La verniciatura del basso, con il suo splendido ma impegnativo rivestimento lucido, crea riflessi ovunque. Con le luci a testa rotante che illuminano il palco, riuscire a catturare un dettaglio del basso senza essere travolti dai riflessi è un’impresa da veri eroi della fotografia. È quasi come cercare di fotografare una palla di specchi mentre balla a ritmo di musica. Fortuna e abilità sono le tue migliori alleate per ottenere uno scatto che renda giustizia al materiale senza essere sopraffatto dall’effetto “abbagliante”!

8. Neon e luci nel buio: incubo di esposizione

Fotografare le luci al neon è come giocare alla roulette russa con la tua esposizione. O tutto viene bruciato a causa della luminosità eccessiva, o non si vede nulla, come se la tua fotocamera stesse facendo un gioco di nascondino con te. Le foto notturne sono davvero per i coraggiosi… e per chi ha almeno una decina di filtri ND nella borsa!

Prendi, ad esempio, la scritta del Teatro Ariston di Sanremo. Essendo stato fotografo accreditato sia al Premio Tenco che come fotografo in sala stampa durante il Festival di Sanremo per diverse edizioni, mi sono trovato spesso davanti al famoso teatro. Nei tempi morti, per impreziosire la mia raccolta di scatti con un tocco di cronaca, ho deciso di fotografare l’insegna al neon dell’Ariston. Perché non si sa mai, giusto? Infatti, tra un concerto e l’altro, immortalare quell’insegna al neon è diventato un piccolo rito. Ogni volta che ci ripenso, mi viene da sorridere pensando a quanto sia stato un atto di coraggio, o forse di pura curiosità, catturare la scritta scintillante che rischiava di sfidare ogni regola dell’esposizione. Un vero e proprio “non si sa mai” che si è rivelato un dettaglio prezioso tra i tanti scatti!

9. Cibo: L’estetica della “Fame”

Fotografare cibo può sembrare un gioco da ragazzi, ma in realtà, alcuni piatti hanno un talento speciale per sembrare meno appetitosi una volta immortalati. Immagina una zuppa lucida che sembra più un lago di grasso o un’insalata che, da fresca e croccante, si trasforma in un blob verde sotto le luci del set. La Fotografia di cibo può facilmente diventare una prova di pazienza e abilità!

Per esempio, ho avuto il privilegio di lavorare con il pizzaiolo Giuseppe Giordano, inventore del Pizz’ino®, un innovativo metodo di cottura della pizza, una fusione dei tradizionali metodi al mattone e al tegamino. Quando mi sono trovato a fotografare il suo nuovo prodotto, le aspettative erano altissime, sia per il lancio del prodotto che per l’importanza che aveva per il committente e per me. Partendo da materie prime eccellenti e con l’arduo compito di rendere giustizia a un’idea culinaria innovativa, mi sono trovato a dover dare il massimo. Ogni scatto doveva catturare non solo l’aspetto unico della pizza, ma anche la promessa di un’esperienza gastronomica senza pari. Fortunatamente, con un po’ di pazienza e creatività, sono riuscito a mostrare il meglio di quel capolavoro culinario. Partendo da materie prime eccellenti, mi sono imbattuto in una simile esperienza in cui ho dovuto dare il massimo perché le aspettative erano altissime, considerato il lancio del prodotto e ciò che ne è derivato per il committente e per me.

Conclusione

Ecco fatto: le 9 sfide fotografiche che ti faranno venire i capelli bianchi sono tutte qui! Che tu stia cercando di catturare un riflesso impertinente o di scattare la foto perfetta di un piatto gourmet, ogni ostacolo è un’opportunità per affinare le tue abilità e arricchire la tua collezione di storie fotografiche. Dopotutto, se la Fotografia fosse facile, sarebbe noiosa, e chi vuole una vita noiosa? Le vere avventure fotografiche sono fatte di battaglie, riflessi sfuggenti e momenti che ti fanno pensare: “Ecco, finalmente ho fatto centro!” Quindi, armati di pazienza, creatività e un pizzico di ironia, e affronta queste sfide con il sorriso: in fondo, ogni scatto è un passo verso il tuo prossimo capolavoro!

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