La XIX Notte della Ricerca: scienza e comunità in 48 scatti
La Ricerca come bene comune, in due “rullini” da 24 pose ciascuno.
Ieri, venerdì 27 settembre 2024, il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica di Alessandria si è trasformato in un vivace centro di scoperte, conversazioni e interazioni durante la XIX Notte della Ricerca. Con il tema “La ricerca come bene comune: condivisa, digitale, inclusiva, plurale”, l’evento ha celebrato la scienza come risorsa collettiva, sottolineando l’importanza della curiosità, della sperimentazione e dell’apertura verso la società.
L’atmosfera era carica di attesa già dalle 19:45, quando il Rettore Gian Carlo Avanzi, il Direttore del DISIT Guido Lingua e, per l’Amministrazione comunale di Alessandria, l’Assessore Irene Angela Molina hanno inaugurato la serata con i loro interventi. Ho avuto l’onore di catturare l’emozione dei partecipanti mentre ascoltavano attentamente le parole dei relatori, che evidenziavano la forza della ricerca intrecciata con la vita quotidiana.
Un viaggio di scoperta e condivisione
La keynote speech del Dott. Davide Coero Borga, intitolata “Ricercatori fantastici e dove trovarli”, ha affascinato il pubblico. Le sue intuizioni sul mondo della ricerca, insieme alla sua passione contagiosa per la scienza, hanno reso il momento indimenticabile. Con la giusta dose di ironia e capacità espressiva, [conduttore ed autore televisivo RAI, ndr], ha introdotto la serata con aneddoti e osservazioni spiritose, chiudendo il suo intervento e aprendo così le attività della serata. Attraverso il mio obiettivo, ho cercato di immortalare i volti dei relatori e del pubblico, mentre si discutevano temi di grande rilevanza.
Innovazione e sostenibilità
Un elemento distintivo di questa edizione è stato lo stand di NODES (Nord Ovest Digitale e Sostenibile), dove sono state presentate iniziative legate al programma NextGenerationEU, con particolare attenzione a salute, sostenibilità e cultura. Ho colto l’opportunità di fotografare l’impegno dell’Università del Piemonte Orientale nei vari progetti, mostrando l’interconnessione tra scienza, tecnologia e comunità. Le mie fotografie evidenziano il dinamismo e la vitalità di queste iniziative, creando un legame visivo tra innovazione e coinvolgimento sociale.
Creatività in primo piano
Una delle parti più entusiasmanti della serata è stata il concorso fotografico “Tu come la vedi?”, che ha coinvolto i partecipanti nell’espressione creativa della loro visione della ricerca. Le 10 migliori fotografie selezionate dalla commissione sono state esposte all’ingresso, e ho documentato il momento in cui il pubblico ha votato per i tre vincitori. Le immagini raccontano l’entusiasmo e l’energia che permeavano la sala, celebrando la creatività e l’interpretazione personale di ciascuno. La premiazione, che ha concluso la serata, ha sottolineato come la Fotografia possa fungere da ponte tra scienza e arte. Personalmente, mi sono soffermato su ogni immagine presentata, cercando di comprendere meglio gli autori. La mia preferita non ha vinto, ma ho chiesto alla concorrente Marina Santonastaso di posare per una foto insieme alla sua opera “Curiosità trasversale” e al suo premio.
Un legame tra ricerca e comunità
La Notte della Ricerca si è rivelata molto più di un semplice evento: è stata un’opportunità per costruire ponti, condividere idee e abbracciare la ricerca come bene comune. Le mie fotografie catturano momenti di interazione tra ricercatori e cittadini, evidenziando l’importanza del coinvolgimento della comunità nella scienza. La partecipazione calorosa del pubblico ha testimoniato la necessità di eventi come questo, che avvicinano la scienza alla comunità e stimolano il dialogo tra scienziati, studenti e cittadini.
La magia di un evento collettivo
Osservando le immagini scattate durante la serata, non posso fare a meno di sorridere ripensando alla magia di quei momenti. La passione e l’energia che hanno animato la Notte della Ricerca 2024 sono tangibili, creando un’atmosfera di entusiasmo condiviso. Questo evento non solo ha ispirato curiosità verso la scienza, ma ha anche cementato l’idea che la ricerca sia un bene comune, appartenente a tutti noi.
Verso un futuro di collaborazione e innovazione
Non è il primo anno che realizzo questo tipo di reportage, ma è la prima volta che lo pubblico sul mio blog, e ne sono entusiasta. Non vedo l’ora di partecipare nuovamente e raccontare altre storie di innovazione e curiosità! La Notte della Ricerca continua a rappresentare un punto di incontro fondamentale per la condivisione della conoscenza e il rafforzamento dei legami tra scienza e società.
Guardate le immagini fino in fondo, perché ci sono scatti particolari in cui i soggetti immortalati esprimono una naturalezza che merita di essere osservata, trasmettendo tutta la veridicità e l’essenza di come la ricerca possa unire le persone. Grazie!